Iniziamo l’approfondimento di oggi con il racconto di un episodio quotidiano: state effettuando un breve tratto di strada a piedi, per recarvi al lavoro, quando improvvisamente percepite un forte e fastidioso dolore nella zona posteriore del piede.
Inizialmente potreste provare a non farci caso, fino a quando rischia di diventare acuto e debilitante. Con un’alta percentuale di possibilità potrebbe trattarsi della spina calcaneare, una patologia di cui soffre mediamente nell’arco della vita e secondo le ultime statistiche, una persona su quattro, senza distinzione di sesso.
Nell’approfondimento di oggi illustreremo, con il Massoterapista e Osteopata di Milano, il Dottor Riccardo Rota, di che cosa si tratta e come trovare sollievo all’insorgenza del fastidio.
Che cos’è la spina calcaneare
Il nome della patologia ci aiuta a comprendere, in questo caso, di che cosa si tratta. La spina calcaneare, a livello fisico, è una protuberanza dell’osso che assume la forma di una spina e insorge all’altezza del tallone, nella parte inferiore del calcagno.
Il calcagno è molto importante per il movimento, essendo una delle sette ossa del tarso. Il tarso, invece, è uno dei tre gruppi ossei che costituiscono lo scheletro del piede.
Le cause di insorgenza
Vi state chiedendo quali possono essere le principali cause di insorgenza della spina calcaneare?
- Innanzitutto, individuiamo tra le più diffuse, l’utilizzo prolungato di calzature non idonee. In quanti di voi, per esempio, in questi mesi si sono recati in una località di mare e hanno indossato quotidianamente scarpe basse senza rialzo, infradito, sandali, mocassini e ballerine? Indubbiamente comode per lasciare respiro ai piedi, considerando le alte temperature estive, ma decisamente poco adatte al fisico, nel caso in cui vi trovaste a svolgere una camminata “medio-lunga” oppure una passeggiata serale lungo mare. Nei mesi di settembre-ottobre questo si riflette con una maggior percentuale di pazienti con problemi ai piedi: spina calcaneare, tendinite achillea, metatarsalgie.
- Non solo le scarpe però possono portare all’insorgenza della spina calcaneare ma anche i Un esercizio ginnico ripetuto più volte o una corsa prolungata possono causare un aumento di tensione del tendine e una conseguente infiammazione dello stesso. L’organismo, in questo caso, nel tentativo di difendere il corpo dall’infiammazione presente, risponde trasportando il calcio nella zona del retro-piede dove si inserisce il tendine. Nel caso in cui però la quantità di calcio diventasse eccessiva, porterebbe all’insorgenza della spina calcaneare.
- Sovrappeso: le persone con un peso corporeo superiore alla media hanno un rischio più elevato di soffrire di spina calcaneare. Il piede è la parte del corpo dove viene scaricato tutto il carico, quindi, tutti i tessuti sono ogni giorno sollecitati dalla forza peso.
- Il piede piatto: la anormale anatomia morfologica dell’arco plantare del piede, soprattutto se si è di fronte ad un piede piatto, non permette la normale distribuzione del peso sia nella fase di staticismo sia in quella di dinamismo, favorendo così lo schiacciamento dei tessuti sottostanti la spina.
Come si manifesta
La spina calcaneare nella maggior parte dei casi, si manifesta con la percezione di dolore al centro del tallone, che a volte si irradia alla volta plantare, causando una concomitante fascite plantare.
I pazienti possono percepire un fastidio intenso, il quale impedisce l’appoggio del piede a terra, specialmente se si è già nella fase acuta della patologia.
Quest’ultima, qualora non dovesse essere trattata tempestivamente, potrebbe cronicizzarsi, causando sofferenza sin dal momento del risveglio la mattina oppure appena si appoggia il piede a terra per effettuare i primi passi. Camminando, il dolore può accentuarsi oppure scomparire, ripresentandosi il giorno successivo.
Il consiglio del Dottor Riccardo Rota è quello di trattare tempestivamente la spina calcaneare per evitare la cronicizzazione. Con essa, infatti, il dolore potrebbe divenire invalidante, in quanto l’osso interessato sarebbe inevitabilmente più difficile da curare. Ultimo aspetto, ma non meno importante, la spina calcaneare cronica potrebbe divenire pericolosa coinvolgendo il tendine, il quale perdendo elasticità, andrebbe incontro a fibrosi e calcificazione, determinando un perdurare della patologia.
Le possibili soluzioni
Il processo di guarigione della spina calcaneare richiede tempo, ma non è impossibile! A tutto c’è una soluzione.
Esistono tre tipologie di trattamento, quelle non invasive, invasive e chirurgiche.
Quando il problema è poco grave si consigliano tecniche non invasive, massoterapiche e osteopatiche.
Tra i principali consigli del Dottor Riccardo Rota, presentiamo:
- Riposo e sospensione di attività fisiche e sport sono la base del trattamento;
- Utilizzo di ghiaccio a livello locale;
- L’adozione di una terapia manuale osteopatica nei vari distretti ossei del piede;
- La massoterapia sulla fascia plantare.