Storia dell’Osteopatia 


L’osteopatia fu fondata negli anni intorno al 1880 da Andrew Taylor Still, padre dell’osteopatia e della medicina osteopatica. Still vive e cresce nell’epoca della guerra civile americana e in particolare come medico partecipa a varie fasi della guerra e si confronta con malattia e ferite di guerra. Nella vita familiare si trova ad assistere impotente alla morte della moglie e di tre figli durante un’epidemia di meningite. Tutti questi eventi lo portano a compiere ricerche sull’origine delle malattie e sui modi per curare le cause della malattia più che solo i sintomi evidenti.

I principi di base su cui si fonda l’osteopatia sono:

  • l’unità del corpo, nel senso che ogni elemento è legato agli altri e il malessere di un elemento può mostrare un’evidenza sintomatica su un’altra parte;
  • il fatto che il corpo vuole guarire, l’autoguarigione;
  • la struttura di sostegno e la funzione sono strettamente legate, in modo che un intervento verso un elemento potrà avere effetti positivi rispetto alla funzione.

Nel 1892 Still fonda la “American School of Osteopathy”, a Kirksville, nel Missouri; la Scuola acqusta notorietà negli anni e i suoi allievi fondano un’associazione che porterà avanti le teorie del maestro, la American Osteopathy Association (AOA) che nel 1952 otterrà il riconoscimento da parte del Dipartimento della Salute degli Stati Uniti. La formazione dell’osteopata è analoga a quella medica con l’inserimento delle competenze specifiche dell’osteopatia.

L’osteopatia viene riconosciuta ufficialmente in Gran Bretagna nel 1993 e di seguito anche la Francia la accetta come metodo di cura.

Osteopatia e Massoterapia Riccardo Rota, Milano, via Fiuggi 12.

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