L’infiammazione al trocantere, conosciuta anche come trocanterite o borsite trocanterica, è una condizione dolorosa che coinvolge l’anca, colpendo la parte esterna del femore.
Questa problematica interessa la borsa trocanterica, una piccola sacca contenente liquido che funge da cuscinetto tra il tendine e l’osso, facilitando lo scorrimento dei tessuti e riducendo l’attrito durante i movimenti dell’anca. Vediamo in cosa consiste l’infiammazione al trocantere e come risolverla in questo articolo di Riccardo Rota D.O.
Cause dell’infiammazione al trocantere
Le cause principali dell’infiammazione al trocantere possono essere diverse. Le più comuni includono:
- Sovraccarico o attività ripetitive: movimenti ripetitivi che coinvolgono l’anca, come la corsa o il ciclismo, possono provocare un sovraccarico dei tendini e della borsa trocanterica.
- Traumi o microtraumi: piccoli traumi ripetuti sull’area del trocantere possono causare infiammazione e dolore, specialmente in chi pratica sport ad alto impatto.
- Problemi posturali: una postura scorretta, come l’iperlordosi lombare o disallineamenti del bacino, può contribuire allo sviluppo dell’infiammazione al trocantere.
- Disfunzioni muscolari: squilibri muscolari, come la debolezza dei muscoli glutei o la tensione dei muscoli ileopsoas, possono influenzare negativamente l’anca e portare a un sovraccarico della zona del trocantere.
- Artrite o altre patologie articolari: condizioni infiammatorie come l’artrite reumatoide o la tendinite possono aumentare il rischio di sviluppare la borsite trocanterica.
Sintomi dell’infiammazione al trocantere
Vediamo i sintomi più comuni dell’infiammazione al trocantere
Dolore localizzato
Si manifesta nella parte esterna dell’anca, spesso irradiandosi verso la coscia o il gluteo. Il dolore può peggiorare durante attività fisiche come salire le scale, correre o stare in piedi a lungo.
Difficoltà nei movimenti
Il paziente può riscontrare difficoltà a svolgere movimenti semplici, come camminare o piegare l’anca, a causa del dolore e della rigidità.
Gonfiore e sensibilità al tatto
L’area del trocantere può essere sensibile alla pressione e presentare gonfiore.
Trattamento osteopatico per l’infiammazione al trocantere
L’osteopatia rappresenta un’opzione terapeutica efficace per il trattamento dell’infiammazione al trocantere, poiché si concentra su un approccio olistico al corpo.
Di seguito alcuni dei trattamenti osteopatici più comuni
Tecniche di rilascio miofasciale
L’osteopata utilizza manipolazioni delicate per rilasciare le tensioni muscolari e fasciali attorno all’anca e migliorare la circolazione sanguigna nell’area infiammata.
Allineamento posturale
L’osteopatia si focalizza sul correggere le disfunzioni posturali che possono aver causato o aggravato l’infiammazione al trocantere. Un bacino disallineato o una colonna vertebrale rigida possono essere trattati con tecniche di mobilizzazione articolare.
Tecniche di energia muscolare (MET)
Queste tecniche permettono al paziente di lavorare attivamente contro una resistenza applicata dall’osteopata, aiutando a ridurre la tensione muscolare e migliorare la funzione articolare.
Integrazione con esercizi terapeutici
L’osteopata può suggerire esercizi specifici per rinforzare i muscoli stabilizzatori dell’anca e migliorare la flessibilità, riducendo il rischio di recidiva.
Prevenzione e consigli pratici
Per prevenire l’infiammazione al trocantere, è importante adottare alcuni accorgimenti nella vita quotidiana.
Esercizi di rafforzamento e stretching: rinforzare i muscoli glutei e allungare i muscoli anteriori dell’anca può aiutare a mantenere l’articolazione dell’anca stabile.
Correzione della postura: mantenere una postura corretta durante le attività quotidiane riduce il carico sull’anca.
Evitare movimenti ripetitivi: se possibile, limitare le attività che causano sovraccarico sull’anca o alternarle con altre attività a basso impatto.
L’importanza di trattare questa condizione
L’infiammazione al trocantere è una condizione dolorosa che può limitare la qualità della vita, ma con l’intervento osteopatico è possibile ottenere miglioramenti significativi.
Grazie a un approccio personalizzato e olistico, l’osteopata può alleviare il dolore, correggere gli squilibri posturali e prevenire future recidive.