Il piede torto è una patologia malformativa del neonato che colpisce le parti anatomiche del piede modificandone i punti d’appoggio.
Nell’’articolo di oggi, il Dott. Riccardo Rota ci mostrerà come il trattamento osteopatico può essere d’aiuto in caso di piede torto.
Cos’è il piede torto
Come accennato, si tratta di una patologia malformativa congenita del neonato che colpisce gli assi anatomici del piede modificandone i punti d’appoggio. Il piede torto colpisce circa 1 bambino su 1000 e nella metà dei casi è bilaterale.
Come si presenta
Le diverse posizioni anomale che il piede presenta definiscono diverse tipologie di piede torto. Il piede torto può essere congenito o posizionale.
A sua volta, la condizione congenita si suddivide in:
- equino, dove il retro-piede, la parte posteriore del piede, è inclinato verso il basso per la retrazione del tendine d’Achille;
- cavo, caratterizzato per l’aumento della normale concavità presente nella parte interna del piede;
- varo, nei casi in cui il retro-piede è inclinato verso l’interno;
- addotto, quando l’avampiede, la parte anteriore del piede è inclinata verso l’interno;
- supinato, nei casi in cui l’avampiede, è rivolto verso l’alto.
Il piede torto posizionale, invece, è dovuto a una scorretta posizione del piede del feto durante la gravidanza. Si differenzia da quelle sopracitate, perché si tratta di una forma più lieve di questa patologia.
Queste posizioni anomale causano una notevole rigidità del piede, che si oppone alla correzione manuale. Maggiore è la rigidità, maggiore è la gravità del piede torto congenito.
Ma grazie alle moderne apparecchiature e a ecografie precise, il piede torto può essere identificato già durante la gravidanza, ma la diagnosi dovrà essere confermata una volta nato il bambino. La gravità del piede torto verrà poi stabilita da un ortopedico pediatrico, che distinguerà il piede torto congenito da quello posizionale.
Il trattamento osteopatico
La diagnosi di piede torto congenito è di competenza ortopedica/pediatrica. La terapia più conosciuta per il trattamento di questa patologia è nota come Metodo Ponseti. Questo metodo prevede l’applicazione di gessi seriati, che correggono progressivamente e senza dolori.
Quando il piede torto è posizionale, invece, la problematica è lieve o moderata e si può intervenire con manipolazioni e trattamenti osteopatici.
In questi casi, la visita osteopatica ha il compito di quello di valutare e risolvere la presenza di tensioni articolari e contratture muscolari. Queste possono essere presenti a livello della pianta del piede, del polpaccio, della parte anteriore della muscolatura tibiale della gamba e della coscia nel bambino. Se non risolte, procrastinerebbero il piede torto posizionale o non gli permetterebbero di risolversi autonomamente.