Recenti studi hanno dimostrato che, in caso di infiammazione, l’alimentazione è uno dei fattori da tenere in considerazione.
Sicuramente vi sarà capitato, in qualche occasione, di dovervi confrontare con un’infiammazione. Le condizioni infiammatorie e dolorose di vario genere possono talvolta essere estreme al punto da invalidare la quotidianità di chi ne è afflitto. Queste particolari circostanze determinano il ricorso ad antinfiammatori di sintesi. Sebbene il sollievo sia immediato, è possibile comunque ridurre il ricorso a questa tipologia di trattamento attraverso la prevenzione: l’alimentazione, per esempio, è uno tra i primi fattori da tenere in considerazione in caso di infiammazione.
É infatti necessario, in caso di infiammazioni o patologie dolorose, sapere che cosa sia consigliabile mangiare oppure no. Scopriamo insieme al Dottor Riccardo Rota, osteopata e massoterapista di Milano, il rapporto tra alimentazione e infiammazione e come l’osteopatia e la massoterapia possano portare dei benefici all’organismo.
Alimentazione e infiammazione
Nel caso in cui una parte del corpo/un muscolo si mostri infiammato, è consigliabile evitare o comunque limitare il consumo di cibi contenenti acido arachidonico: si tratta di una sostanza ad attività pro-infiammatoria a carico dell’organismo e che si trova in alimenti come latticini, uova, arachidi e carne.
L’acido arachidonico, infatti, si concentra prevalentemente nel sistema nervoso e nel tessuto muscolare: questo acido non è solamente infiammatorio ma, piuttosto, risulta utile nella misura in cui viene prodotto dall’organismo. In caso di infiammazioni però, un’eccessiva introduzione di questo elemento può indurre un peggioramento nella situazione iniziale.
Gli alimenti da limitare
Risulta possibile riassumere, nel seguente elenco puntato, quali sono gli alimenti nemici dell’organismo in caso di infiammazione. Tra i più comuni ed utilizzati quotidianamente, vi sono:
- zuccheri;
- carboidrati raffinati, tra cui i tanto amati snack dolci e salati;
- cibi pronti e ricchi di coloranti;
- dolcificanti;
- zuppe e sughi pronti;
- carni lavorate.
Disinfiammare: quali alimenti prediligere
Ad offrire una grande varietà di cibi antinfiammatori interviene certamente la natura: in generale, una linea guida vincente può essere data dal consumo di alimenti integrali e di frutta e verdura fresca e di stagione.
Non solo: la cucina mediterranea vanta una preziosa varietà alimentare a cui attingere per migliorare la propria condizione infiammatoria.
Un alimento su tutti è l’olio extravergine di oliva: consumato crudo è un vero portento per la salute. Non dimentichiamo inoltre l’olio di lino e di canapa, il primo molto apprezzato per la salute dell’intestino e, il secondo, contenente proteine nobili, vitamine del gruppo B, C, PP e minerali quali magnesio, ferro, calcio e potassio.
Altro alimento utile in caso di infiammazione è il riso: combatte l’ipertensione e ha un’ottima azione disintossicante.
Non sono da dimenticare poi i frutti rossi, il the verde e l’ananas: i primi, ricchi di polifenoli, aiutano a combattere i radicali liberi e sostengono l’organismo con attività depurative e disinfettanti; il the verde regola la pressione e migliora la circolazione e l’ananas, ricco di vitamine C e minerali come il calcio e il potassio, combatte le infiammazioni in modo efficace.
Infiammazione: i benefici di osteopatia e massoterapia
L’osteopatia, soprattutto in casi di infiammazione conseguente a traumi, può migliorare il drenaggio locale e quindi andare a ridurre la concentrazione in loco di tutti quei mediatori chimici che portano poi a gonfiore e dolore.
La massoterapia, dal canto suo, si concentra sulle contratture muscolari con l’obiettivo di scioglierle e ripristinare un normale tono muscolare, alterato dall’infiammazione in corso (ipertonia, aumento del tono muscolare).
La pressione esercitata sui punti interessati dalla contrattura, attraverso manovre manuali, scioglie le tensioni, rilassa il muscolo, aumenta la vascolarizzazione, con importanti miglioramenti anche solo dopo una prima seduta.